Il Capodanno Pisano

Tuscany-Buzz- Capodanno Pisano

© Giovanni Borsari

Non tutti sanno che in molti luoghi della nostra regione, in tempi non troppo antichi, il primo giorno dell’anno cadeva in concomitanza con la festa dell’Annunciazione della Vergine Maria secondo il calendario liturgico ovvero il 25 marzo. Il cosiddetto Calendario Pisano fu abolito nel 1749 per decreto del granduca Francesco Stefano di Lorena il quale ordinò che in tutto il territorio toscano il nuovo anno iniziasse il 1º gennaio seguente.

Solo nel secolo scorso, grazie ad una ricerca accurata di un appassionato cittadino di nome Paolo Gianfaldoni che, preso dalla curiosità per le cose della sua città, scrisse nel 1982 un articolo su questa tradizione (pubblicato poi da vari giornali) riportando così all’attenzione di tutti una delle più antiche tradizioni di Pisa.

In seguito, la Parte di Mezzogiorno del Gioco del Ponte, guidata da Umberto Moschini, avviò il ripristino delle celebrazioni del Capodanno e grazie anche all’impegno dell’Associazione Amici del Gioco del Ponte nel 2000 l’organizzazione dell’evento fu affidata in maniera ufficiale al Comune e alla Provincia di Pisa.

© Giovanni Borsari

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Da quel momento in poi il Capodanno  Pisano è diventato uno delle celebrazioni storiche più attese in città, festeggiato con numerose iniziative sia culturali che conviviali. In passato, l’inizio del nuovo anno, era scandito da un raggio di sole che, entrando all’interno del Duomo da una finestra chiamata Aurea, colpiva una zona prossima all’altare maggiore a mezzogiorno in punto.

Nel tempo Il meccanismo solare ha subito varie modifiche e anche se oggi la luce del sole non batte più nello stesso punto di allora il Capodanno Pisano e la sua storia sono sentiti comunque come un appuntamento al quale i cittadini pisani partecipano con grande affluenza, un variopinto insieme di eventi e feste che culminano la notte prima (24 marzo) con un favoloso spettacolo di fuochi d’artificio, sparati dalle imbarcazioni sull’Arno. La mattina del 25 marzo, il corteo storico della Repubblica Marinara e i gonfaloni dei comuni pisani celebrano in Duomo una breve cerimonia religiosa che termina alle 12 esatte.

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