“Da Rosai a Burri percorsi inediti tra le collezioni fiorentine”: mostra di meraviglie ritrovate

Da Rosai a Burri

Dopo aver visitato la mostra “Toscana ‘900 da Rosai a Burri, percorsi inediti tra le collezioni fiorentine” è arrivato il momento di raccontare le nostre impressioni sull’esperienza vissuta durante #blogger4t900. Grazie alla professionalità della curatrice e guida Lucia Mannini, martedì 24 novembre, siamo andate alla scoperta di questo tesoro e ne siamo rimaste letteralmente affascinante.

Ogni anno, l’Ente Cassa di Risparmio, attraverso il progetto Piccoli Grandi Musei, mette in atto una meravigliosa riscoperta del patrimonio museale della Toscana. L’edizione del 2015, come già detto nel nostro post di presentazione dell’evento dedicato ai bloggers, ha l’obiettivo di riportare alla luce opere del ‘900, ed in particolare in questa mostra quelle normalmente non esposte, quindi non accessibili al pubblico. Biblioteche, archivi, collezioni di origini bancaria e raccolte private a cui si deve la conservazione di un patrimonio bellissimo e silenzioso che, oggi, ha ritrovato voce nelle meravigliose stanze di Villa Bardini.

Ottone Rosai "I giocatori di Toppa" Da Rosai a Burri

Ottone Rosai “I giocatori di Toppa”

Apre la mostra la sala della collezione del Monte dei Paschi di Siena dove sono esposti quadri di Antonio Donghi, Felice Carena, Gino Severini, Mario Tozzi, Alberto Burri e molti altri ma, senza togliere niente a tutti questi grandi artisti, l’autore che forse ci ha più incantato è il fiorentino Ottone Rosai. Già nei primi del ‘900, precisamente nel 1928, con il suo “I giocatori di Toppa” rappresenta la vita di strada di una Firenze lontana dai tempi moderni, ci ha affascinato, infatti, questo suo modo di dipingere la quotidianità proprio come noi, oggi, la raccontiamo con gli smartphones. La dimensione del quadro, inoltre, è altrettanto particolare poiché usualmente utilizzata dai pittori per rappresentare grandi momenti storici e non scene abituali, come nel caso dei giocatori di Toppa.

Pier Paolo Pasolini / Autoritratto Da Rosai a Burri

Pier Paolo Pasolini / Autoritratto

 

Dopo la collezione MPS abbiamo visitato la sala del Gabinetto G.P. Vieusseux dove sono esposti schizzi realizzati da Leonetta Cecchi Pieraccini raffiguranti personaggi illustri come Pirandello, Montale e Ungaretti. Protagonisti di questa parte di esposizione anche i disegni di Roberto Longhi, Cesare Brandi, i quadri di Adriana Pincherle, sorella di Alberto Moravia, che ha ritratto il fratello in compagnia del fidato cane ed infine gli autoritratti, o come diremmo oggi i selfie, di Pier Paolo Pasolini.

Sala Collezione Bertini Da Rosai a Burri

Sala Collezione Bertini

Proseguendo imperdibile è la sala dei disegni della collezione dell’Accademia di Belle Arti di Firenze e la sala delle scatole cinesi ovvero della Collezione Bertini  nelle raccolte della Biblioteca Nazionale di Firenze tra le cui opere in mostra spiccano il libro futurista di Tullio D’Albisola e Filippo Tommaso Marinetti, stampato interamente in latta, un libro di Andy Warhol con inserti, collage e pop-up ed una “scatola” di Marcel Duchamp “Le mariée mise à nu par ses célibataires, même” (La sposa messa a nudo dai suoi scapoli, anche) che contiene una sorta di catalogo di novantaquattro riproduzioni in facsimile degli studi da lui elaborati, non numerati, che una volta mescolati a caso danno vita, ogni volta, ad una nuova meravigliosa opera.

Sala Accademia di Belle Arti Firenze Da Rosai a Burri

Sala Accademia di Belle Arti Firenze

Chiude la mostra l’esposizione delle collezioni private, ovvero, di quelle opere di proprietà di facoltosi fiorentini, avvocati e nobili, ovviamente rimasti anonimi, che hanno prestato i loro beni per essere esposti in questa mostra dedicata appunto alle “meraviglie fiorentine inaccessibili”. Anche qui ritroviamo Ottone Rosai ed il suo quadro in cui protagonisti sono un gruppetto di anziani seduti di fronte alla “Trattoria Lacerba” (anno 1921), un quadro del giovane Giacomo Balla pre futurista ovvero “Grande serata nera al Salone Margherita” del 1903/1904 quando la “serata nera” era la serata hard dei tempi moderni, da notare infatti, nel dipinto, il gruppo di uomini che osservano incuriositi la donna che passeggia in fronte a loro, poi uno schizzo di Pablo Picasso, quadri di Ardengo Soffici, Felice Casorati e Giorgio De Chirico.

Giacomo Balla "Grande serata nera al salone Margherita" Da Rosai a Burri

Giacomo Balla “Grande serata nera al salone Margherita”

Spicca al centro della prima sala la “Bambina che gioca a sassetto” (1920), una statua bronzea di Libero Andreotti che ritrae la nipote intenta a giocare a sassolino, un gioco oggi dimenticato, un tempo però molto praticato, che prevedeva di lanciare e riprendere al volo, sul dorso della mano, fino a cinque pietre. Chiude il percorso la seconda sala delle collezioni private dove, oltre alla parete “bianca”,  caratterizzata da opere ovviamente di tonalità bianca di Piero Mazzoni, Lucio Fontana, Agostino Bonalumi e Enrico Fontana è presente anche il “buco” di Kan Yasuda un’opera di marmo senza titolo chiaramente un tributo ai grandi maestri Arp e Moore.

Libero Andreotti "bambina che gioca a sassetto" Da Rosai a Burri

Libero Andreotti “bambina che gioca a sassetto”

Informazioni utili:

Toscana ‘900 Da Rosai a Burri Percorsi inediti tra le collezioni fiorentine
Villa Bardini Costa San Giorgio 2 – Tel 055 2638599
Aperta dal 3 ottobre al 10 gennaio
Orario: da martedì a domenica 10.00 – 19.00 (ultimo ingresso alle ore 18.00) – Chiuso i lunedì feriali.

Intero € 8.00

Ridotto € 6.00 con il Pass Toscana ‘900, per i visitatori dai 7 ai 14 anni, studenti, gruppi superiori a 10 pax, ai soci ACI, Touring Club, Unicoop Firenze, FAI, per chi è in possesso del biglietto di Museo del ‘900, Museo di Palazzo Vecchio, Forte Belvedere.

Ridotto € 4.00 per le scolaresche, per i soci FAI Giovani e per i possessori del Biglietto del Giardino Boboli-Bardini.
Gratuito per diversamente abili e loro accompagnatori, giornalisti, insegnanti con scolaresca, guide turistiche e bambini sotto i 6 anni.
Con il biglietto della mostra si visitano anche le due collezioni permanenti: il Museo Capucci e Museo Annigoni.

Gratuito per i diversamente abili e i loro accompagnatori, giornalisti, insegnanti con scolaresca, guide turistiche e bambini sotto i 6 anni e possessori della Firenze Card.

Visite guidate gratuite “Da Rosai a Burri Percorsi inediti tra le collezioni fiorentine”: 
sabato e domenica 16.30 e 17.30 – non occorre la prenotazione

Visite guidate gratuite in compagnia delle curatrici Lucia Mannini e Chiara Toti
sabato e domenica 16.30 e 17.30 – non occorre la prenotazione

Appuntamenti speciali con le curatrici: 
domenica 6 e 20 dicembre ore 11.00 e martedì 8 dicembre ore 15,30

Per maggiori informazioni sul progetto Toscana ‘900 e la Mostra “Da Rosai a Burri Percorsi inediti tra le collezioni fiorentine” si consiglia di visitare il sito internet.

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